Il primo Ramen giapponese riaprirà dopo 44 anni

Foto che rappresenta una ciotola di ramen giapponese

La cucina giapponese offre moltissime varietà di cibi deliziosi, cucinati e trattati nei modi più diversi: dal crudo, gli ormai popolarissimi sushi e sashimi, alla wagyū, carne cotta alla griglia o alla piastra, fino ai gustosi ravioli gyōza. Tra queste delizie spicca sicuramente il ramen, spaghetti in brodo, genericamente di frumento, conditi con carne, verdura, uova, pesce e chi più ne ha più ne metta. Questo piatto, divenuto così iconico, ha una storia di oltre cent’anni della cultura culinaria nipponica e quest’anno sarà possibile gustarlo anche nel suo sapore “originale”; il prossimo autunno riaprirà a Tokyo, dopo ben 44 anni, il Rairaiken, primo ramen shop giapponese aperto nel lontano 1910 ad Asakusa, nel cuore della capitale.

Il ramen, un’icona della cucina giapponese

Nel Giappone di oggi vi è un negozio di ramen letteralmente in ogni angolo delle città. Solo nella capitale si possono trovare le più disparate versioni e varianti del famoso piatto giapponese: dai classici tonkotsu ramen (ramen di maiale, originario di Fukuoka) e miso ramen (ramen a base di miso, originario dell’Hokkaido), fino a più moderni ramen vegetariani. Il ramen è un piatto tanto delizioso quanto economico, e viene consumato da giapponesi di ogni età dai canonici orari dei pasti, fino ai più improbabili orari notturni, dopo una serata a bere con gli amici. La popolarità crescente di questo piatto è giunta fino a noi in occidente ed i ramen shop aperti negli ultimi anni nelle varie città italiane sono sempre più numerosi.
La figura del ramen è diventata iconica nell’immaginario collettivo non solo giapponese, anche grazie alle sue apparizioni in anime, manga e molti altri prodotti della cultura popolare nipponica. Anche per i viaggiatori nel Sol Levante, dopo una dura giornata di viaggio, mangiare un buon ramen cucinato sul momento da un cuoco giapponese, seduti al tradizionale bancone di legno, è un’esperienza assolutamente suggestiva che vi farà sentire immersi nella cultura nipponica, mangiando bene e risparmiando qualche soldo: senz’altro la scelta più giusta!

scena di un fil di animazione dove viene rappresentato l ramen
In questa scena del film Ponyo sulla Scogliera (崖の上のポニョ) di Hayao Miyazaki, i protagonisti mangiano una ciotola di ramen. Sono molte le opere di animazione giapponese, non solo dello studio Ghibli, dove viene rappresentato il famoso piatto giapponese.

Le origini del ramen giapponese

Nonostante il grande successo che vanta oggi, la storia del ramen in Giappone inizia verso la fine del XIX secolo, quando sbarcò per la prima volta nel Sol Levante. Essendo un piatto proveniente dalla Cina, i primi ramen cominciarono ad essere serviti nei ristoranti di cucina cinese nelle chinatown (tutt’ora esistenti) delle movimentate città portuali di Nagasaki e Yokohama, riscuotendo grande successo anche tra i clienti giapponesi di allora.
Così, nel 1910 apre Rairaiken, primo ramen shop propriamente giapponese, gestito dal cuoco Kanichi Ozaki e da un team di cuochi reclutati da quest’ultimo proprio nelle chinatown. Situato nel cuore del quartiere Asakusa, a Tokyo, lo storico ramen shop ebbe grande successo già dagli esordi e rimase attivo in quella sede per oltre trent’anni, finché non fu chiuso per la prima volta nel 1944 a causa della guerra. Dopo 10 anni di inattività, finalmente riaprì nel 1954 nel distretto di Yeasu, nei dintorni della Stazione di Tokyo, per poi cambiare ancora una volta sede nel 1965, nei pressi dell’area di Ginza. Tuttavia nel 1976, non essendoci più nessuno a portare avanti il buisness di famiglia, il ristorante dovette chiudere definitivamente.

Foto che mostra facciata del ristorante Rairaikan negli anni '20.
Foto della facciata del ristorante Rairaikan negli anni ’20. Posizionato nella vivace zona di Asakusa, a Tokyo, il ramen shop Rairaikan godeva di grande popolarità durante i suoi primi anni.
Foto: Shin-Yokohama Ramen Museum

Rairaikan riapre dopo 44 anni

Nato come parte di un progetto dedicato alle origini di questo iconico piatto nipponico, il Ramen Museum di Shin-Yokohama ha deciso di riportare in auge lo storico ramen shop, ricreandone al suo interno una perfetta ricostruzione, sia nell’aspetto che nel gusto. La stessa facciata del primissimo ristorante di Asakusa è stata ricreata con minuzia di particolari, utilizzando come ispirazione le fotografie dell’epoca e la memoria di chi lo ha potuto vedere con i propri occhi. Fra i collaboratori al progetto vi sono Kunio Takahashi e Yusaku Takahashi, rispettivamente nipote e pronipote del fondatore Kanichi Ozaki, i quali hanno lavorato assiduamente insieme agli altri addetti al progetto, per ricreare la vera essenza del Rairaikan, non solo nell’aspetto ma anche nel gusto.

riproduzione del rairaikan nello shin yokohama museum
Il Ramen Museum di Shin-Yokohama ha creato una perfetta riproduzione della struttura che ospitava il ristorante di ramen Rairaikan; visitarlo vi farà sentire davvero come se foste tornati indietro nel tempo!
Foto: Shin-Yokohama Ramen Museum

Un assaggio di vera tradizione

Il ramen che veniva servito al Rairaikan era shōyu ramen (ramen alla soia), il quale veniva ovviamente preparato utilizzando gli ingredienti disponibili all’epoca, dandogli quindi un sapore peculiare e sicuramente differente dalla versione odierna dello stesso tipo di ramen, sia nella zuppa che nelle guarnizioni. Il lavoro arduo dei discendenti di Ozaki è proprio questo: permettere a tutti noi di assaporare il ramen giapponese alle sue origini, dopo più di 44 anni. Sinceramente, noi non vediamo l’ora!

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