
Oggi ti parleremo brevemente del moderno sistema di scrittura giapponese, dei suoi 3 principali tipi di caratteri grafici e del loro utilizzo. Se anche tu vuoi saperne di più su come si legge un testo giapponese, sei sull’articolo giusto!
Qualsiasi testo giapponese moderno, con ottime probabilità, presenta tutti e 3 i sistemi di scrittura:
- kanji: i caratteri più complessi, che esprimono parole e concetti;
- hiragana: il sillabario fonetico più diffuso, utilizzato per le desinenze dei verbi e le particelle grammaticali, dove ogni simbolo equivale ad un suono diverso;
- katakana: il sillabario fonetico che serve solo alla traduzione dei suoni delle parole straniere, come nomi di persona o di città/nazione e parole che non appartengono al lessico giapponese autoctono, dove ogni simbolo equivale ad un suono diverso, come nell’hiragana.
Un esempio pratico di scrittura giapponese
私はローマの大学で日本語を勉強しました。
Io ho studiato giapponese all’università di Roma.
Questa frase, di utilizzo comune sia nel parlato che nello scritto, presenta, ad esempio, un esempio di tutti e 3 i sistemi di scrittura che compongono la lingua giapponese. Vediamoli nel dettaglio.
勉強しました = ho studiato.
I primi due kanji (勉強), graficamente più complessi, traducono proprio il concetto di “studio”. Essi però hanno bisogno delle altre 4 sillabe hiragana, cioè しました, per assumere il tempo passato affermativo, che noi traduciamo in italiano con il passato prossimo.
ローマの大学 = università di Roma
Anche qui, abbiamo l’unione di due sistemi di scrittura diversi nella stessa frase. ローマ è la trascrizione in katakana della parola Roma, che storicamente non faceva parte del vocabolario giapponese. の, particella hiragana, è traducibile con il nostro complemento di specificazione, “di”. 大学, infine, sono i kanji giapponesi che traducono la parola “università”.

Scrivere in giapponese è “complicato”?
È innegabile che per noi italiani (od occidentali) questo sistema di scrittura può risultare difficile al primo impatto. Vi assicuriamo però che la grammatica giapponese non è così complicata come sembra e, dopo aver superato qualche scoglio iniziale nell’approfondimento, è possibile imparare questa lingua con discreto successo. Nei prossimi articoli vi parleremo nel dettaglio di hiragana e katakana, come si utilizzano e, soprattutto, come si leggono!