Il viaggio onirico di Haruki Murakami

Quando si parla di letteratura nipponica contemporanea è inevitabile fare riferimento allo scrittore che per eccellenza ha rivoluzionato, con le sue inimitabili tecniche di narrazione, il concetto di romanzo moderno giapponese: Haruki Murakami. Con le sue atmosfere sognanti, riflessive, spesso quasi cupe, trasporta il lettore in un’esperienza profonda e personale, in uno stile che a tratti richiama il realismo magico di Gabriel García Márquez. Con questo articolo vogliamo raccontarvi un assaggio del viaggio onirico di Haruki Murakami.

Lo “stile” onirico di Haruki Murakami

Con più di trent’anni di carriera e un successo senza eguali, lo scrittore ha sin da subito incantato un pubblico vastissimo con i suoi romanzi nettamente “fuori dalle righe” che trasportano il lettore in un mondo onirico. Esattamente come in un sogno, infatti, la linea che separa un fatto apparentemente verosimile da uno, al contrario, surreale è talmente sottile da risultare quasi impercettibile. A tale ultimo riguardo si potrebbe dire, quindi, che Murakami tenda al lettore una trappola che consiste, per l’appunto, nello spingere quest’ultimo a perdersi in una realtà completamente diversa da quella a cui ogni uomo è abituato. Questa sua peculiarità, seppure evidente nei più celebri romanzi dello scrittore, per citarne alcuni Kafka sulla spiaggia (海辺のカフカ) o L’assassinio del commendatore (騎士団長殺し), caratterizza fortemente i suoi racconti brevi quali, ad esempio, L’elefante scomparso (象の消滅 短篇選集) o I salici ciechi e la donna addormentata (めくらやなぎと眠る女), i cui soli titoli, nella loro peculiarità, già di per sé suscitano stupore e curiosità nel lettore. Due racconti brevi dove si percepisce particolarmente il viaggio onirico descritto da Murakami sono senza dubbio Sonno (眠り) e La strana biblioteca (ふしぎな図書館).

Il viaggio onirico in Sonno

illustrazioni di Sonno dove viene rappresentatato il viaggio onirico di haruki murakami
“Se fisicamente non potevo evitare di deteriorarmi, il mio spirito era soltanto mio. L’avrei tenuto per me. Non l’avrei dato a nessuno. Non desideravo nessuna cura. Non avrei dormito. “
Illustrazioni di Kat Menschik

Una donna conduce una vita semplice e monotona, a tratti banale: ha un marito, un figlio e un lavoro, ma questi sono per la protagonista soltanto parte della noiosa routine che affronta quotidianamente perché ciò che realmente cambia la sua vita è il fatto che non riesca più a dormire. Quello che inizialmente sembrava un dono, poiché le dava l’opportunità di dedicare più tempo a se stessa, diventa poi un’occasione per conoscere un mondo parallelo, a tratti inquietante e spaventoso, ovvero la notte. La donna, sentendosi padrona di se stessa, si ostina a non dormire e a condurre una vita notturna piuttosto che riposare. Si assiste ad un continuo degrado della salute mentale della protagonista, la quale nega e rinnega la stanchezza che a poco a poco la sta sopraffacendo, fino a quando la linea che separa sonno e realtà diventa sempre più indefinita ed indefinibile.
È sveglia o sta sognando?

Il viaggio onirico ne La strana biblioteca

illustrazioni di Sonno dove viene rappresentatato il viaggio onirico di haruki murakami
“Il mondo segue il suo percorso, disse. Ognuno ha i propri pensieri, ognuno avanza sulla sua via. Questo vale sia per tua madre, sia per il tuo storno. Come per tutti quanti. Il mondo segue il suo percorso.”

Un ragazzo si reca in una biblioteca che più volte in passato aveva frequentato. Una volta entrato richiede in visione dei volumi di suo interesse e viene indirizzato alla stanza 107, che si trova in un luogo angusto ed a lui sconosciuto. Individuati i libri, si indirizza verso la cassa, ma viene bloccato dal bibliotecario il quale gli comunica che la consultazione degli stessi è consentita unicamente all’interno della struttura. Il ragazzo, pertanto, viene condotto in una sala di lettura che si trova al termine di quello che al protagonista appare essere un lungo e intricato labirinto. La sensazione di essere caduto in una trappola diviene certezza non appena si sente chiuso a chiave all’interno della “sala” ed il bibliotecario gli comunica le assurde e inquietanti regole alle quali si dovrà attenere da quel momento in poi. All’interno di questo luogo nulla ha senso e nulla ha a che fare con tutto quello che il protagonista ha visto e conosciuto prima di allora, ed anche in questo caso la soglia di separazione fra reale ed onirico si fa sempre più labile.
È sveglio o sta sognando?

Il viaggio onirico di Haruki Murakami: sogno o realtà?

In ognuno dei suoi racconti l’intento di Murakami risulta chiaro: accompagnare il lettore in una dimensione parallela alla quale appartengono esclusivamente creature ed eventi incredibili e surreali. Attraverso le sue parole, lo scrittore ci trasporta in un vero e proprio sogno in cui la logica scompare del tutto ed il lettore cade irrimediabilmente nella trappola tipica della realtà onirica. Quando si è trasportati così a fondo in questo mondo da sentirsene avvolti totalmente, viene quasi naturale chiedersi: sono sveglio o sto sognando?

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