Con 117 anni e 269 giorni, Kane Tanaka è da pochi giorni ufficialmente la donna più anziana di sempre in Giappone, nonché la più anziana persona vivente al mondo! Il caso dell’anziana signora di Fukuoka è solo l’ultimo record di longevità appartenente al popolo giapponese, da sempre in testa alle classifiche mondiali sia di aspettativa di vita che di qualità d’invecchiamento. Cerchiamo di scoprire perché i giapponesi sono così longevi, partendo dal caso specifico di Kane Tanaka, l’anziana da record!
Il caso di Kane Tanaka, la donna vivente più anziana al mondo
Nata il 2 gennaio 1903 in un piccolo villaggio vicino a Fukuoka, nel Kyūshū settentrionale, i record di longevità di Kane Tanaka sono numerosi e speriamo possano diventarlo sempre di più. È l’ultima persona rimasta in vita nata nel 1903, inoltre è la persona più longeva di sempre di tutta l’Asia (e ovviamente di tutto il Giappone). Ma non solo: la donna è la persona più vecchia vivente di tutto il mondo! Risiede in una tranquilla casa di cura nella città di Fukuoka e gode ancora di ottima salute dopo aver sconfitto un brutto male che l’ha colpita quando aveva “appena” 103 anni. Occupa le sue giornate giocando ad Othello, un’evoluzione di Reversi, praticando la calligrafia e, testuali parole, “mangiando tanti dolci e bevendo tanto caffè“. Si sveglia puntualmente alle 6 ogni mattina, passeggia a lungo per i corridoi ed i giardini della casa di cura e alle 21 si mette a letto. Per festeggiare il nuovo record, conseguito pochi giorni fa, si è concessa un’intera tavoletta di cioccolato ed una lattina di Coca-Cola, dichiarando che “vorrebbe vivere fino a 120 anni“, indossando una maglietta che le era stata regalata dal nipote sessantenne Eiji.
La longevità giapponese
Stando alle statistiche dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il Giappone è il paese con la più alta aspettativa di vita al mondo: 87 anni per le donne e 80 per gli uomini. Ma non solo: in media, i giapponesi vivono i primi 75 anni della loro vita in perfetta salute, lontano da ospedali, medici e case di cura. L’arcipelago di Okinawa, nello specifico, è una delle aree dove si registra una speranza di vita particolarmente alta e un incredibile numero di centenari. La longevità degli abitanti dell’arcipelago è tale da venir nominati “il popolo immortale“. Come è possibile tutto questo? Scopriamolo insieme.
Il “mistero” della longevità giapponese
Il segreto di questo mistero pare sia l’alimentazione sana e lo stile di vita regolare (specialmente dalla pensione in poi, lontani dalle grandi metropoli). In Giappone, infatti, i pasti prevedono spesso la combinazione di porzioni piccole, cibi a basso contenuto calorico e tanti nutrienti, come pesce, verdure, prodotti a base di soia, frutta e riso. Alcuni alimenti che rivestono un’importanza centrale nei pasti dei giapponesi, come il tofu, l’alga nori ed il polpo, sono a basso rischio tumorale e quasi privi di colesterolo. Non dimentichiamo poi le bevande: i giapponesi bevono tanto tè, soprattutto tè verde, che è ricco di antiossidanti. Tutto qui? Assolutamente no. Il Giappone infatti affianca a questo sano regime alimentare un’incredibile attenzione all’attività fisica, specialmente dopo la pensione: yoga, karate e ginnastica sono molto popolari nei pensionati del Sol Levante! Insomma: non è solo una questione genetica, che sicuramente aiuta, ma è soprattutto lo stile di vita che rende il Giappone la nazione con l’aspettativa di vita più alta del mondo.